«Sensibilizzare al tema del dono è un’operazione articolata, complessa, alle volte difficile. – spiega AIDO Fvg nel progetto presentato alla Regione – l’attitudine al dono è data da un insieme di variabili, che coinvolgono caratteristiche di personalità, processi educativi, milieu culturale, occasioni, autorevolezza dei soggetti coinvolti e molto altro. Per quanto concerne lo specifico del dono degli organi, si aggiungono gli aspetti dell’informazione di base e quelli legati ai pregiudizi e ai timori che accompagnano questo tema».
È inevitabile, infatti, che parlare di donazione degli organi agli anziani sia una questione delicata perché implica pensare al proprio corpo e alla propria morte, rendendo così il processo decisionale arduo e facendo così propendere per la passività e l’inerzia.
Il progetto Non è mai tardi per donare ha proprio lo scopo di superare queste difficoltà: «Non esistono dei veri e propri limiti di età per la donazione – spiega Marilaura Martin, presidente AIDO Fvg – in quanto oggi si è in grado di utilizzare organi che fino a qualche anno fa non sarebbero mai stati prelevati a scopo di trapianto. Le donazioni di ultraottantenni, per il fegato e il rene, non sono più fatti aneddotici e non sono casi isolati quelli di anziani che con il proprio dono salvano la vita di ragazzi e giovani».
Le prime due serate informative si sono tenute a Socchieve, in Carnia, e a Cividale del Friuli. Gli incontri sono condotti dal dottor Roberto Peressutti Direttore del Centro Regionale Trapianti, dal dottor Roberto Bigai, rianimatore anestesista, e il dottor Stefano Carbone, psicologo di comunità, ed esperto di comunicazione e coinvolto in diversi progetti AIDO. Possono essere organizzati sia in presenza che on line e adattati alle diverse realtà che coinvolgono un pubblico meno giovane come le Università della terza età molto presenti sul territorio.